Quando si parla di psicologia del tradimento, occorre fare molta attenzione alle varie situazioni del caso: sì, perché ogni tradimento è a sé, differente non solo in relazione alle motivazioni scatenanti, ma anche al genere di appartenenza, maschile o femminile che sia.
All’interno di una relazione extraconiugale, la psicologia prende varie sfaccettature, ponendosi quali rivelatrice della parte inconscia di colui che tradisce.
Ma cosa spinge una persona a tradire e perché lo fa? Ne parliamo assieme, affrontando i seguenti argomenti:
- Psicologia del tradimento: un’analisi dei casi più comuni
- Il significato della parola tradimento
- L’età del tradimento
- Le cause
- Insoddisfazione
- Vendetta
- Necessità di affermare la propria virilità o femminilità
- Fine o inizio di un amore
- Voglia di trasgredire
- Ricercare il partner ideale
- Cosa dice la scienza
- Tipologie di tradimento
- Uomini e donne: come cambia la percezione dell’infedeltà
- Traditori seriali o occasionali: dati statistici
- Si può perdonare un tradimento?
Psicologia del tradimento: un’analisi dei casi più comuni
Chiunque sia stato coinvolto in una relazione, è consapevole che la fedeltà, dopo un po’ di tempo, può essere messa in discussione, cominciando a scricchiolare nell’intimo.
C’è da considerare che sia un fatto normale, fisiologico, legato alla nostra evoluzione. Ma c’è anche da evidenziare che non sempre si può dare la colpa all’evoluzione, in quanto ci sono molteplici cause che possono spingere una persona a tradire.
D’altronde, l’infedeltà è una delle costanti della vita, che esiste fin dalla notte dei tempi e che oggi viene pienamente espresso e condiviso dagli utenti anche in rete, grazie alla presenza di tantissimi siti di incontri extraconiugali come tradimentiitaliani.com .
Quando ci addentriamo nella psicologia di una relazione extraconiugale, è chiaro che ci avviamo su di un terreno accidentato, dove spesso si possono scorgere motivazioni che cerchiamo di celare anche a noi stessi, ma che spingono con decisione verso altri lidi che non sono più quelli ufficiali.
Ma andiamo con ordine.
Il significato della parola tradimento
Secondo il junghista Aldo Carotenuto, sostenitore del tradimento tanto da elogiarlo, il significato della parola tradimento è alquanto ambiguo.
Infatti, in latino la parola “tradere” significa consegnare. “Trado”, a sua volta, è composto da “trans” e “do”, il che implica una sorta di passaggio, che nel caso specifico sottintende l’eccezione di atto da consegnare (affidare o anche tramandare).
Ancora, Carotenuto spiega che la forma riflessiva “se tradere” può essere agilmente tradotta come abbandonarsi ad una persona o dedicarsi a qualcosa. D’altronde, lo stesso sostantivo “traditio” significa insegnamento, consegna o racconto; mentre “traditor” è traducibile come colui che insegna.
Insomma, per lo psicanalista napoletano, l’eccezione negativa alla parola tradire è stata aggiunta solo in seguito, negli anni, in quanto la sua etimologia non lascia presagire alcuna nota negativa, né palese, né intrinseca.
L’età del tradimento
Secondo uno studio dei ricercatori Adam L. Alter e Hal E. Hershfield, rispettivamente legati al dipartimento di marketing della Stern School of Business di New York e della Anderson School of Management di Los Angeles, il tradimento ha delle età di riferimento.
La ricerca pubblicata sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences spiega che all’approssimarsi di un nuovo decennio, della fatidica cifra tonda, si sia maggiormente propensi al tradimento.
Quindi, chi ha un’età intorno ai 29, 39, 49 anni e così via, tende a tradire di più. Il motivo risiede nel fatto che, al cambio d’età, subentrano le classiche domande esistenziali, quelle che ci fanno interrogare sulla vita, sugli obiettivi raggiunti fino a quel momento e così via.
In tale frangente, accade spesso che si metta in discussione la propria relazione ufficiale e che, per differenti motivi che analizzeremo di seguito, ci si lasci andare fra le braccia di un amante.
Le cause
La psicologia del tradimento vede affiancarsi cause molto diverse fra loro, che spingono a buttarsi in una relazione extraconiugale. Ma in base alle cause, si distinguono anche differenti tipologie di traditori.
In linea generale, le principali cause del tradimento sono:
- Insoddisfazione
- Vendetta
- Necessità di affermare la propria virilità o femminilità
- Fine o inizio di un amore
- Voglia di trasgredire
- Ricercare il partner ideale
1# Insoddisfazione
L’insoddisfazione che si genera all’interno di un rapporto può essere sia di natura affettiva, che sessuale.
Quando una persona non riceve le attenzioni necessarie, condizione tipica delle coppie di lungo corso che tendono a dare il partner per scontato, ecco che si cerca altrove una persona che sappia colmare quelle lacune.
Di fatto, il partner non si sente apprezzato, né desiderato a livello sessuale, ma nel momento in cui incontra qualcuno capace di sopperire a tale mancanze, il tradimento è quasi un obbligo verso se stessi.
2# Vendetta
Il tradimento per vendetta è uno dei più comuni, purtroppo. Diciamo purtroppo perché, solitamente, è un modo per punire il partner per delle sue azioni specifiche, quasi sempre legate ad un tradimento ricevuto a propria volta.
In una relazione sana e matura, il sentimento della vendetta non trova spazio, in quanto qualunque problematica può essere vagliata e discussa fra le parti.
Chi si sente ferito e/o chi lo è per davvero, può non cedere all’adulterio per vendicarsi dell’altro, ma chiedere spiegazioni e risanare lo strappo – ove possibile e se vi è la volontà da entrambe le parti.
3# Necessità di affermare la propria virilità o femminilità
Questa causa ha un’ambiguità intrinseca.
Da una parte, infatti, rispecchia una sorta di matrice culturale, soprattutto quando l’uomo tradisce per affermare la propria virilità e potenza sessuale, condizione tipica soprattutto nei soggetti di mezza età che stanno per varcare specifiche soglie anagrafiche.
Dall’altra parte, invece, può allacciarsi al discorso dell’insoddisfazione sessuale e/o affettiva, ma anche dalla voglia di affrancarsi dal ruolo – ad esempio – di moglie e madre presa solo dal quotidiano e non più attraente come un tempo.
In entrambe le situazioni, i soggetti cercano un riscatto di natura sessuale, che inevitabilmente coinvolge anche la sfera emotiva e la voglia di ritrovarsi più attraenti a dispetto del tempo che passa e, potenzialmente, delle attenzioni che mancano all’interno della coppia ufficiale.
4# Fine o inizio di un amore
Non occorre essere esperti di psicologia di relazioni extraconiugali per comprendere che, finito l’amore, lo si cerchi altrove.
Molte coppie tendono a restare assieme anche quando il sentimento è divenuto solo l’ombra di un tempo. Lo si fa per non restare soli, per i figli, per la paura del giudizio, ma anche per fattori economici e di convenienza in generale, nonostante tale scelta sia stretta e provochi spesso sofferenza.
Di conseguenza, trovare altrove una persona che sappia dare affetto o addirittura amore al nostro cuore, può portare verso la direzione naturale del tradimento.
In altri casi, invece, può accadere che l’infedeltà sia causata dall’amore, ovvero nel momento in cui ci si innamora di qualcun altro.
5# Voglia di trasgredire
La trasgressione fa parte della natura umana, ma può essere avallata da differenti motivazioni.
Si può tradire per trasgredire ad un contesto sociale e/o famigliare, ma anche per esorcizzare un sentimento o una sensazione, come la paura di invecchiare o la necessità di sentirsi più sicuri di sé.
Di fatto, si è alla ricerca di emozioni forti, che vadano a colmare la tranquilla monogamia di un rapporto di coppia. Più specificatamente, possiamo dire che è anche una questione chimica, oltre che psicologica: dopo i tre anni, l’ormone del desiderio (dopamina) tende a calare drasticamente all’interno della coppia, lasciando spazio all’ossitocina, ovvero all’ormone della tenerezza.
Va da sé, dunque, che chi ama le emozioni forti e il lasciarsi travolgere dalla passione costante, possa trovare uno smacco personale ed annoiarsi.
In ogni caso, la trasgressione può collegarsi ad altre cause e viaggiare in tandem in direzione del tradimento.
6# Ricercare il partner ideale
Rientra molto nell’ottica della ricerca del principe azzurro o della principessa da salvare, ma in realtà è solo un’illusione costante alimentata dal complesso di Edipo o dal complesso di Elettra.
Il partner perfetto non esiste e non esisterà mai, è solo e soltanto una proiezione che noi operiamo nei confronti del soggetto di turno, che idealizziamo come il nostro salvatore/trice capace di tirarci fuori da un matrimonio ormai esaurito.
Cosa dice la scienza
Parlando delle cause del tradimento, non possiamo non far riferimento a quello che dice la scienza in merito.
Sì, perché pare che alcune persone siano in un certo qual modo giustificate dalla biologia, circa la propria infedeltà.
Il riferimento principale è la ricerca Associations between dopamine D4 receptor gene variation with both infidelity and sexual promiscuity del 2010 realizzata da Garcia JR, MacKillop J, Aller EL, Merriwether AM, Wilson DS, Lum JK su 181 volontari.
I risultati hanno mostrato che i soggetti che possedevano la variante lunga del gene del recettore della dopamina (DRD4), avevano una maggiore tendenza all’infedeltà, rispetto ai soggetto con la variante corta.
D’altronde, anche in altre occasioni si è parlato di fattori biologici che causerebbero una maggiore propensione per il tradimento.
In questo caso, il riferimento è la ricerca Genetic analysis of human extrapair mating: Heritability, between-sex correlation, and receptor genes for vasopressin and oxytocin del 2014 realizzata dall’Univesità del Queensland da Zietsch B, Westberg L, Santtila P, Jern P.
I dati hanno rivelato che i fattori di stampo genetico influenzerebbero il tradimento nel 62% degli uomini e nel 40% delle donne.
A livello più “tradizionale”, gli studi operati sulla sessualità degli scimpanzé, primati con i quali dividiamo bella fetta di genetica, ci danno delle risposte di stampo prettamente evoluzionistico.
Gli scimpanzé maschi tradiscono la propria compagna per assicurarsi una maggiore diffusione del proprio seme, dunque per accertarsi di avere una larga discendenza. Le scimpanzé femmine, invece, tradiscono per migliorare il codice genetico dei nascituri, scegliendo partner che reputano migliori del precedente vagliando specifiche caratteristiche.
Tipologie di tradimento
In questo contesto, è bene analizzare anche quelle che sono le tipologie di tradimento esistenti, così da definire al meglio l’intera psicologia di una relazione extraconiugale.
In generale, abbiamo 3 differenti tipi di tradimento:
1. Platonico: è quello del vorrei, ma non cedo (o non posso). Solitamente si basa sull’idealizzazione dell’altro in quanto partner perfetto, rispetto al proprio. Qui si tradisce solo con il pensiero o in sogno o, al limite, l’altro diventa il soggetto a cui si pensa mentre si fa sesso con il proprio partner
2. Online: figlio dei nostri giorni, il tradimento online è il più comune in assoluto, che si avvantaggia anche della presenza dei social network e, soprattutto, dei siti di incontro per relazioni extraconiugali dove trovare un amante è una cosa davvero semplicissima. C’è da precisare che in una minima percentuale, il tradimento resta esclusivamente online, fermandosi ad azioni come il sexting o la masturbazione via webcam. Ma nella stragrande maggioranza dei casi, le persone che si conoscono online si incontrano quanto prima dal vivo per andare a letto assieme
3. Carnale: è l’infedeltà di tipo sessuale, che non necessariamente coinvolge l’ambito affettivo, ma può solo limitarsi all’amplesso fino a se stesso
Uomini e donne: come cambia la percezione dell’infedeltà
Gli uomini e le donne hanno una visione molto diversa dell’infedeltà, complice – come sempre – anche la biologia.
Per l’uomo l’infedeltà è tale se vi è l’atto fisico, dunque se parliamo di tradimento carnale. Per le donne, invece, conta anche l’aspetto emotivo e anche solo un bacio viene catalogato come infedeltà.
Naturalmente non è una definizione oggettiva, ma che può cambiare da persona a persona, anche in considerazione della rivoluzione sessuale e della caduta dei tabù legati alla sessualità femminile.
Più correttamente, come avalla anche Sydner, l’infedeltà è “una violazione delle aspettative o degli standard di una relazione diventando emotivamente o fisicamente coinvolti con qualcun altro”.
Traditori seriali o occasionali: dati statistici
Sono molti gli studi in merito all’adulterio. C’è chi distingue, a ragione, fra traditore seriale ed occasionale, trovando in quest’ultimo un soggetto che solo una volta o raramente non tiene a freno l’istinto e si lascia travolgere dalla passione fedifraga.
Più in generale, secondo uno studio pubblicato nel 2019 realizzato dall’Osservatorio Europeo dell’Infedeltà, in Italia 1 donna su 3 tradisce il proprio partner. Il 28% del campione preso in esame ha ammesso di aver baciato un altro, mentre il 27% immagina di fare l’amore con un altro mentre è a letto con il partner ufficiale.
Il 58% degli uomini italiani tradisce o ha tradito almeno una volta nella vita la propria partner.
Si può perdonare un tradimento?
È un argomento molto spinoso che, considerata l’elaborata psicologia del tradimento, non è affatto semplice da gestire.
Molto dipende dalla situazione della coppia, dalla fase precisa in cui si trovano, se li lega ancora un sentimento e la voglia di riscatto oppure se si è giunti ad un capolinea, ma si sta insieme per motivi vari.
Inoltre, cosa non meno importante, c’è da considerare l’aspetto emotivo della cosa. Un tradimento comporta nella maggior parte dei casi sensi di colpa, vergogna, ansia, rabbia e frustrazione, uniti ad un senso di disorientamento circa le proprie scelte e priorità.
È chiaro che in una condizione del genere sia difficile anche per il traditore perdonarsi, figuriamoci per il tradito. In ogni caso, ci teniamo a dirlo, non tutti possono provare queste specifiche emozioni, ma vivere il tutto come una situazione quasi normale, avallata in un certo qual modo da un fattore culturale o altro.
Allorché l’adulterio viene confessato o scoperto, la fiducia tradita viene violentemente intaccata ed è davvero difficile da ripristinare, senza una forte volontà ed un percorso di psicoterapia di coppia.