Ninfomane: significato e cause dell’iperattività sessuale femminile

Ruotano tante e differenti storie sui soggetti affetti da iperattività sessuale, alcune delle quali davvero molto singolari. Qui, però, ci occuperemo di dare una definizione al significato di ninfomane, ma anche di esplorare tutti gli altri aspetti che ruotano attorno all’argomento. 

Assieme parleremo di:

  • Ninfomania e libertà sessuale: facciamo chiarezza
  • Il significato di ninfomane
    • Le cause
    • Sintomi del problema
  • Trattamento della ninfomania

Ninfomania e libertà sessuale: facciamo chiarezza

C’è una grossa differenza fra la ninfomania e la libertà sessuale. Una donna che ha una sessualità libera e disinibita non è affatto una ninfomane, ma solo una persona a cui piace fare sesso e non avere un legame sentimentale.

Purtroppo, la mentalità maschilista e patriarcale ha da sempre etichettato la donna libera sessualmente come una poco di buono e/o affetta da un disturbo psichiatrico, mentre un uomo che va a letto con molte donne è semplicemente considerato un Casanova, un vincente. 

Di fatto, questa discriminazione ha portato ad utilizzare in maniera impropria il termine ninfomane che, come vedremo, ha delle cause e dei sintomi che niente hanno a che vedere con una sessualità sana. 

Pur persistendo in alcuni ambienti un certo tipo di mentalità ristretta, ad oggi le persone che sono alla ricerca di partner occasionali riescono a mettersi in connessione soprattutto grazie al web, sui siti di incontri come CercoSessoItalia. Internet, si sa, è democratico per eccellenza, dunque è come ritrovarsi in un locale aperto 24 ore su 24 dove tutti hanno il medesimo obiettivo: vivere una sessualità libera, variegata e senza pregiudizi. 

Il significato di ninfomane

L’etimologia di ninfomane la ritroviamo nel greco antico: νύμφη nýmphē, che significa ninfa, sposa; e μανία manía, che significa mania. Il riferimento è palesemente alla mitologia greca, ovvero alle ninfe. Tant’è che per l’ipersessualità maschile si parla di satiriasi, facendo riferimento agli appetiti voraci dei satiri della mitologia greca. 

Il primo ad usare ed associare questo nome all’argomento fu il medico francese J. D. T. de Bienville, che lo utilizzò per la prima volta nel suo studio La Nymphomanie, ou Traité de la fureur utérine (“La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino”)

Dal 1771, anno di pubblicazione dello studio, il significato di ninfomane si associa proprio all’iperattività sessuale femminile, quel “furore uterino” di bienvilliana memoria.

Più correttamente, la ninfomania è definita oggi come una persistente e crescente modalità del comportamento sessuale di natura morbosa e tendenzialmente patologica. 

Le cause

A livello psicologico, possiamo dire che la ninfomania è l’espressione di un disturbo dell’ansia nei confronti dell’altro sesso, che mira ad evitare un legame sentimentale ed intimo profondo. In pratica, il soggetto che ne soffre subisce un forte stress al solo pensiero di una relazione stabile, poiché la considera difficile e dolorosa da gestire

Per contrastare il malessere che prova, diventa dipendente dal sesso in maniera ossessiva: una pratica del tutto simile avviene a chi fuma o si fa uso di sostanze stupefacenti. 

Associabile al disturbo ossessivo compulsivo, in genere ha cause che vanno ritrovate in precedenti traumi psicologici e sessuali, ma può essere presente anche nei soggetti affetti da disturbo bipolare o nevrosi. 

In altri casi, la predisposizione al disturbo può essere amplificata e/o favorita dal contesto ambientale, come ad esempio l’esposizione coatta a contenuti sessuali. 

Secondo una parte della comunità scientifica, la ninfomania può dipendere da uno squilibrio ormonale o verificarsi al seguito di alterazioni nervose: in entrambi i casi, parliamo di un’eccitazione patologica di natura endocrina.

Sintomi del problema

L’essere ninfomane comporta un disturbo invalidante nella vita sociale, affettiva e lavorativa. L’impulso sessuale è smodato ed incontrollato, ad un livello che non consente al soggetto di essere lucido e di ragionare sulle proprie azioni. 

Di fatto, ogni persona diventa un bersaglio sessuale per il ninfomane. 

La caduta dei freni inibitori si associa anche ad una spasmodica ricerca dell’orgasmo, che non si riesce né a raggiungere (il più delle volte), né a vivere in maniera sana.

Il passaggio da un partner all’altro diventa un’ossessione sempre più costante, rendendo ogni atto privo di coinvolgimento e l’amante di turno un semplice oggetto sessuale. Ma dopo l’amplesso, la donna resta comunque in preda all’ansia, alla frustrazione e all’apatia.

Non è un caso, infatti, che alla ninfomania si associ spesso anche l’anorgasmia o la frigidità.

In alcune varianti, si parla di ninfomania platonica, ovvero quando il soggetto pratica la masturbazione compulsiva.

Trattamento della ninfomania

Abbiamo visto il significato di ninfomane, così come quali le cause ed i sintomi di questo disturbo. Ma come si cura la ninfomania?

Un primo approccio per comprendere se il soggetto ne soffre è quello di sottoporgli uno specifico test sulla dipendenza sessuale

Ad oggi, la ninfomania è trattata attraverso il sostegno psicologico e, in alcuni casi, psichiatrico. È molto importante operare una diagnosi differenziale a monte, che faccia luce sulle cause primarie del disturbo, così da andare a lavorare proprio su quelle, in primis. 

Spesso, può rendersi utile anche l’ausilio di una terapia farmacologica con antidepressivi o stabilizzanti dell’umore, oltre che la psicoterapia. 

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