Mi sento grassa: l’aspetto psicologico e l’errata percezione di sé

Mi sento grassa!” Quante volte lo abbiamo detto guardandoci allo specchio? Una marea, sicuramente. E dal “mi sento grassa” e dal suo aspetto psicologico non fanno eccezione i ragazzi, poiché anche loro possono sentirsi grassi. 

Eppure, se in alcuni casi si può essere effettivamente in sovrappeso o obesi, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta solo di un’errata percezione di sé, alimentata da specifici fattori. 

Facciamo luce sull’argomento, parlando di:

  • Vagliamo l’aspetto psicologico: mi sento grassa o sono grassa?
    • In equilibrio sulla bilancia
    • Le cause dell’errata percezione di sé
  • Trattamento

Vagliamo l’aspetto psicologico: mi sento grassa o sono grassa?

Sia sotto l’aspetto concreto, che l’aspetto psicologico, dire mi sento grassa è molto diverso dall’esserlo. C’è chi è effettivamente in sovrappeso o obeso e non si avverte come grasso, almeno non con l’eccezione negativa che connota tale espressione. 

Ci sono persone che per tutta la vita non riescono ad avere un buon rapporto con il proprio corpo, difficoltà che si associano ad un rapporto negativo e molto complesso con il cibo, che può sfociare in problemi particolarmente seri come l’anoressia o la bulimia. 

C’è da sottolineare che tale stato di inadeguatezza del proprio fisico non conosce un limite di età, né di sesso, anche se a soffrirne maggiormente sono le ragazze e le donne. Ma con l’avvento degli influencer maschi, anche il sesso forte è capitolato verso tale direzione di insicurezza.

In equilibrio sulla bilancia

Ci si misura, ci si pesa, ci si guarda in continuazione allo specchio: sono chiari sintomi di un disagio psicologico, di un problema di percezione che anche se l’ago della bilancia continua ad essere in un range normale, in realtà vorremmo che scendesse di botto di un tot di numeri. 

Certo, chi si trova in sovrappeso o in uno stato di obesità dovrebbe dimagrire per una questione di salute, più che di estetica. Ma in molti casi, chi dice “Mi sento grassa” contempla un aspetto psicologico di confronto con modelli di bellezza irreali o comunque difficili da realizzare. 

Migliorare se stessi è sempre possibile, seguendo un percorso salutistico basato su dieta ed esercizio fisico, magari anche coadiuvato da integratori naturali capaci di dare una spinta decisiva al metabolismo, come quelli suggeriti nel sito ProgettoNida.it. Qui si possono trovare tante recensioni utili proprio sui prodotti naturali e gli integratori che aiutano a perdere peso, i consigli circa quali e quando usarli, a seconda della persona e dell’obiettivo che si vuole raggiungere: un aiuto indiscutibile.

Le cause dell’errata percezione di sé

Ma ti sei mai chiesto qual è l’aspetto psicologico che spinge una persona a dire “mi sento grassa”? Quali sono le cause che conducono a ciò?

Secondo lo psicologo e sociologo americano Leon Festinger, la prima causa sarebbe da ritrovarsi nel confronto sociale, in particolare nel cosiddetto “upward”. Tale pratica ci fa raffrontare con persone che riteniamo modelli migliori di noi, per un aspetto o per un altro. 

Questo paragone, dal quale si esce soggettivamente sconfitti, ci mette di cattivo umore, genera in noi sensazioni negative che vanno ad influire sulla percezione di sé, in particolare del proprio corpo. 

È un circolo vizioso, dove gli stati emotivi negativi si associano fra loro per generare un disagio a più livelli: psicologico, fisico e personale. 

C’è anche un’altra causa legata al sentirsi grassi, ovvero la sensazione fisica. Sensazioni come lo sfregamento delle cosce, l’eccessiva sudorazione, gli abiti che stringono e così via tendono ad aumentare la propria consapevolezza corporea, ma in una maniera estremamente negativa. 

Trattamento

Le cause elencate nel precedente paragrafo sono molto decisamente comuni e diffuse in ciascuno di noi, solo che, per alcuni soggetti predisposti o tendenzialmente più fragili, possono rappresentare una sorta di bomba ad orologeria che si alimenta silenziosamente. 

Il risultato è quello di sviluppare importanti disturbi legati all’alimentazione, come l’anoressia nervosa, oltre che un disagio sociale che può spingere il soggetto ad isolarsi volontariamente, onde evitare il confronto con gli altri e/o la sua esposizione fisica. 

Anche in questo caso, un trattamento psicoterapico può essere una soluzione ottimale per offrire il giusto sostegno e curare l’aspetto psicologico del “mi sento grassa”, comprendendo la reale dimensione di sé e del proprio corpo. 

Ovviamente, basta fare un controllo della massa grassa per capire subito se ci si trova dinanzi ad una situazione di sovrappeso o obesità reali. In questi casi, sarà necessario integrare il percorso psicoterapico con quello nutrizionale e, possibilmente, quello sportivo. 

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