Molti disturbi e patologie hanno una matrice psicosomatica. Uno di questi è l’alopecia, che ha cause psicologiche spesso legate allo stress, ma può essere provocata anche da altre situazioni particolari.
Ma al di là delle cause in sé, considerando il valore simbolico che da sempre è in relazione con i capelli, non possiamo non considerare quelle che sono le molteplici conseguenze psicologiche e sociali che possono scatenarsi nel soggetto affetto dalla perdita di capelli
In questo approfondimento parleremo proprio dell’alopecia, delle cause psicologiche e delle implicazioni alle quali, a più livelli, il soggetto può andare incontro. Ecco gli argomenti che prenderemo in esame:
- Che cos’è l’alopecia
- Tipologie di alopecia e cause psicologiche
- Le cause psicologiche dell’alopecia da stress
- Le cause psicologiche della tricotillomania
- Come si cura la calvizie
- Il valore simbolico di una chioma folta
Che cos’è l’alopecia
Per alopecia si intende il processo di perdita dei capelli progressiva, che può interessare sia gli uomini, che le donne, di qualunque età.
In alcuni casi, può interessare anche altre zone del corpo differenti dal cuoio capelluto, come la barba, le sopracciglia ed i peli corporei.
Tipologie di alopecia e cause
Esistono differenti tipologie di alopecia, ma solo in alcuni casi c’entra l’ambito psicosomatico. Infatti, possono esserci differenti cause legate alla manifestazione di questo problema, sia relativi a fattori ereditari, che acquisiti.
Più nello specifico, tralasciando situazioni particolari, possiamo fare la seguente distinzione fra quelle che vengono definite come le forme più comuni di alopecia:
- Alopecia androgenetica: solitamente di tipo ereditario, vede la perdita dei capelli nella zona frontale e superiore del capo
- Telogen effluvium: è legato al ciclo di vita del bulbo pilifero, che ad un certo punto della vita si “spegne”. In questi casi, i capelli cadono senza formare chiazze, ma in maniera verosimilmente omogenea
- Alopecia areata: può interessare differenti zone del corpo, ma in genere si manifesta principalmente sul cuoio capelluto, sul quale tendono a formarsi delle chiazze glabre. In alcune situazioni, può contemplare la perdita totale di tutti i capelli (alopecia areata totale) o dei soli peli del corpo (alopecia areata universale). In passato veniva chiamata anche Area Celsi
- Alopecia psicogena: è quella di natura psicosomatica, spesso associata e definita anche come alopecia da stress. In genere, contempla un diradamento dei capelli nella regione centrale del capo
- Tricotillomania: disturbo ossessivo compulsivo tipico nei bambini e negli adolescenti, che tendono a spezzarsi e/o a tirarsi in maniera volontaria i capelli. In alcuni casi, può sfociare anche nella tricofagia, ovvero nell’ingerimento dei capelli
Considerando che stiamo per affrontare il problema dell’alopecia a livello psicologico, prenderemo in esame in maniera particolare l’alopecia da stress e la tricotillomania.
Le cause psicologiche dell’alopecia da stress
Questo particolare tipo di disturbo è legato sia allo stress, che ad eventi traumatici scatenanti. Di fatto, siamo davanti ad un disturbo di natura psicosomatica, espressione di un problema ben più profondo che non si riesce ad elaborare e che lascia delle “tracce” sul nostro corpo, al pari di un’orticaria et similia.
In genere, l’alopecia da stress può contemplare sia le forme di stress acuto, che di quello cronico, e viene diagnosticata con semplicità nel momento in cui non vi è familiarità del soggetto con l’alopecia androgenetica o quella areata.
In situazioni dove, invece, la familiarità c’è, lo specialista provvede a sottoporre il soggetto a test specifici, sia cognitivi, che della personalità. In tal modo, si vanno ad evidenziare eventuali disturbi della personalità, ma anche stati di depressione, ansia e stress generico a più livelli.
Tali condizioni, infatti, provocano un’alterazione ormonale nel soggetto che, affiancata ad altri scompensi “chimici”, influisce negativamente sul bulbo pilifero, inducendolo a spegnersi progressivamente.
Trattandosi di una situazione legata a fattori esterni e modificabile, l’alopecia da stress è reversibile, a patto di eliminare la fonte di stress, quando e se possibile.
Le cause psicologiche della tricotillomania
Più complessa la situazione del soggetto affetto da tricotillomania, che l’American Psychiatric Association ha catalogato come disturbo mentale e comportamentale nel DSM-5 (1987).
In questo specifico caso, siamo davanti ad un’alopecia provocata dal soggetto stesso, che ha delle implicazioni psicologiche e psichiatriche notevoli: infatti, parliamo di un vero e proprio disturbo ossessivo compulsivo.
Secondo la letteratura, il soggetto può strapparsi i capelli seguendo due differenti modalità:
1. Focused hair pulling: avviene nel momento in cui il soggetto ricorre con intenzione allo strappo, per gestire situazioni di stress. In alcuni soggetti lo stress è provocato proprio dal tentativo di controllare il proprio disturbo ossessivo compulsivo
2. Automatic hair pulling: è l’azione involontaria del soggetto di strapparsi i capelli, che in genere avviene nei momenti di noia o di relax, magari mentre sta guardando la tv
Tuttavia, pur essendoci una distinzione delle modalità, l’una non esclude l’altra e in alcuni soggetti le ritroviamo entrambe.
Le cause della tricotillomania sono generalmente legate a fattori di squilibrio chimico, ma anche a stati ed emozioni negative, dalla frustrazione alla solitudine fino ad arrivare alla noia, all’ansia ed allo stress.
In questi casi, il disturbo può essere curato sia con la psicoterapia, che con una terapia farmacologica.
Come si scura la calvizie
Certamente questo non e un articolo dedicato alle cure per questa patologia sempre più diffusa ma vogliamo comunque inquadrare quali sono le tipologie di approccio curativo per chi perde i capelli sopratutto per causa androgenetica vediamo infatti che i farmaci più utilizzati sono i seguenti:
Minoxidil in lozione in una percentuale che va dal 2% al 5%
Finasteride un prodotto nato per compìbattere l IPB (ingrossamento della prostata) e che ha dimostrato inibiendi il DHT di frenare e dare una certa ricrescita dei capelli, da utilizzare sopratutto negli uomini, da qualche anno esiste anceh una solozione di finasteride topica
Fattori di crescita (Fagron principalmente) e Latanopros, di solito preparati in lozione galenica sono venuti alla ribalta negli ultimi anni e hanno anche loro un discreto risultato positivo anche se non definitivo nella cura della calvizie androgenetica.
Prodotti di solito in forma di lozioni con effetto “cosmetico” sui capelli che possono dare un certo aiuto nel contrastare la caduta e far apparire in migliore stato in capelli di solito assottigliati, che contengono normalmente ingredienti come il serenoa repens, la caffeina, il miglio e tanto altro.
Un esempio noto è la lozione Foltina molto conosciuta nel nostro paese che secondo questa opinione su foltina plus pubblicata dal sito centronordsud.it da un certo aiuto nella lotta alla calvizie.
Il valore simbolico di una chioma folta
Al di là delle cause psicologiche che provocano l’alopecia, occorre prendere in considerazione anche ciò che tale problematica scatena nel soggetto.
Come afferma la psicologa e psicoterapeuta Luisa Merati sul suo sito, l’alopecia da stress può corrispondere ad un senso di perdita di se stessi, come se alla personalità del soggetto venisse a mancare qualcosa di fondamentale.
Ciò è più chiaro se facciamo riferimento al valore simbolico che una chioma sana e folta ha nella nostra cultura.
Anche se in biologia i capelli vengono definiti come degli “inutili annessi cutanei” che, al giorno d’oggi, non hanno più la loro funzione termoregolatrice e di protezione, in realtà per l’estetica le cose sono molto differenti. E lo sono soprattutto in relazione ad un contesto odierno dove l’apparenza ha la meglio sulla sostanza.
I capelli sono da sempre simbolo di forza vitale, psichica e spirituale, ma rappresentano anche un’attrattiva sessuale nei confronti dell’altro sesso (o dello stesso).
L’importanza di tale affermazione la si può ritrovare in storie come quella del mito di Sansone, ma anche negli eventi storici reali come la rasatura dei capelli dei prigionieri di guerra e delle cosiddette “amanti” del nemico. Qui, il taglio dei capelli indicava una perdita della propria forza e bellezza, a più livelli, dunque anche una punizione fisica, morale e sociale.
Il soggetto che perde i capelli può soffrire di ansie e paure legate alla non accettazione di se stesso da parte degli altri, specie se l’alopecia sopraggiunge in un’età in cui si è ancora giovani. Il trauma è ancora più grande nelle donne, che nella perdita dei capelli vedono una femminilità mancata, bacata.
Il soggetto può provare vergogna per il suo aspetto, essere demotivato nel fare vita sociale o addirittura andare a lavoro, temendo il confronto ed il giudizio degli altri.
Queste condizioni ed emozioni negative si riflettono ed incidono ancor più sull’alopecia da stress, entrando come in un circolo vizioso.
Di fatto, per uscire dal tunnel e riprendere in mano la propria vita, è necessario lavorare molto su se stessi, seguendo un percorso di psicoterapia adeguato e, quando possibile, ricorrere al supporto anche di specialisti del capello e ai relativi rimedi e/o farmaci consigliati.